CACCIA & TIRO n. 05/2024

Come si prospetta la prossima stagione per i calendari venatori e ci sono nuove prospettive rispetto agli anni precedenti? Ne parliamo su questo numero con l’avv. Alberto Bruni, coordinatore giuridico dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia. E a proposito di ricerche condotte sulla fauna, ci occupiamo di un interessante progetto portato avanti in Sicilia con la collaborazione dei cacciatori e della Regione, grazie al quale è stato possibile acquisire ulteriori conoscenze sulla lepre italica. Quelle conoscenze che sono più che mai necessarie quando si tratta di controllo e valutazione nell’allenamento, entrambi fattori imprescindibili nel percorso di un tiratore e che vanno di pari passo con la pianificazione. Una pianificazione, in questo caso legata ai festeggiamenti di un traguardo a dir poco unico nel panorama degli impianti di tiro a volo, che riguarda da vicino il bresciano Tav Lovere, in procinto di celebrare il Centenario della sua fondazione. Così come il calabrese Tav La Silva, un altro esempio di longevità professionale: a giugno compie 50 anni e non li dimostra affatto! Come non dimostra affatto “l’età” che ha il Campionato italiano seguita su lepre Mute e Lady in coppia della Fidasc, giunto alla sua edizione numero 21. Mentre si è trattato di una première assoluta l’entrata in scena del circuito nazionale dedicato a una razza di origine austriaca: l’Alpenlaendische Dachsbracke, categorie A e B. Ma Fidasc è naturalmente anche tiro di campagna, tiro a palla, tiro con l’arco ed english sporting, tutte discipline che in questo periodo dell’anno hanno dato la stura ai rispettivi Campionati e Gran premi.

Il sommario di questo numero

Caccia

PRIMO PIANO; NEWS; ATTUALITÀ, I Calendari venatori, tra legge e scienza; RICERCHE, Un progetto sulla lepre italica; GESTIONE, Piccola selvaggina allevata in cattività: i problemi sanitari; CULTURA, Ornitologia: cosa c’è in un nome.

Tiro Sportivo

COACHING, Ciak “si tira”… azione!; PREPARAZIONE, Controllo e valutazione dell’allenamento.

Inserto FITAV

LINEA DI TIRO; COMITATI REGIONALI, La parola alle regioni: Pino Facchini; COMITATI REGIONALI, La parola alle regioni: Ivano Campetella; COMITATI REGIONALI, Il Piemonte premia le sue stelle; L’INTERVISTA, Nicotra di San Giacomo verso Parigi 2024; L’INTERVISTA, Di Spigno: “In Commissione atleti siamo molto attivi”; ASSOCIAZIONI SPORTIVE, Tav La Silva: 50 anni ma non li dimostra; ASSOCAZIONI SPORTIVE, Il Centenario del Tav Lovere; AVVIAMENTO ALLO SPORT, Progetto C.A.R.E. tra formazione e ricerca di talenti; DALLE REGIONI, il 1° Gran premio “ospite” al Tav Conselice

Inserto FIDASC

A CACCIA DI SPORT; CINOFILIA VENATORIA, 21° Campionato italiano seguita su lepre Mute e Lady in coppia; CINOFILIA VENATORIA, Alla Zac Valvazzata in scena l’Alpenlaendische Dachsbracke; ENGLISH SPORTING, il 2° Gp Lucania; TIRO DI CAMPAGNA, 10° Tricolore invernale Completo Open 50-100-200mt; TIRO A PALLA, 6° Invernale Open squadre regionali con presenza Lady; TIRO CON L’ARCO, Binomio di genere: i vincitori del 6° Tricolore.

Tiro a Segno

CAMPIONI DEL PASSATO, Ricordo di Piero Errani.

Editoriale

Verso Parigi 2024

Abbiamo fatto il punto sul lato giuridico dei calendari venatori, sempre molto dibattuti, dentro e fuori dai tribunali. Quest’anno, anche grazie alla ricostituzione del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale, la questione potrebbe presentarsi più positiva ed equilibrata.

In questo numero di “Caccia & Tiro”, tra i tanti argomenti che trattiamo ce n’è uno che sta particolarmente a cuore ai cacciatori: quello dei calendari venatori. Affrontiamo il tema con il coordinatore giuridico dell’Ufficio Studi e Ricerche faunistiche e agroambientali di Federcaccia”, l’avvocato Alberto Maria Bruni dello Studio legale associato Mbrt. L’articolo (a pag. 12) può avvicinarci alla comprensione dei complessi meccanismi normativi e giurisprudenziali che regolano il prelievo e la stesura dei calendari venatori, ogni anno oggetto di ricorsi al Tar da parte di associazioni animal-ambientaliste. Difficile trovare un’altra categoria di cittadini che, per sapere quando e come potrà praticare la propria passione, ogni anno deve vivere momenti di incertezza, vedendo passare le regole del prelievo su tempi e specie sotto il giogo di campagne demagogiche e tribunali. Fatto, questo, che immancabilmente provoca una certa amarezza in molti praticanti, i quali a causa di questioni legali-burocratiche si trovano, ogni anno, a vivere l’apertura della caccia nell’incertezza e, nei casi più sfortunati, a subire limitazioni causate dalla sospensione dei calendari venatori da parte del Tar di turno. Questo è, diciamo così, l’aspetto più percepito del tema “calendari-ricorsi al Tar”, ma c’è anche un altro aspetto, magari meno sentito, ma altrettanto reale e soprattutto importante. Stiamo parlando del lavoro, ormai iniziato da più di un decennio, portato avanti dal mondo venatorio per riportare sul piano corretto la questione. Un lavoro costante, accurato, di elevata professionalità – ma nel contempo arricchito dal contributo dei volontari – che vede il mondo della caccia impegnato sui fronti scientifico e giuridico, per dare sostanza alle proprie tesi e per supportare le Regioni nella corretta stesura dei calendari venatori. Questa “parte della storia” può essere poco comprensibile o poco nota a una parte dei cacciatori, ma ciò che è stato fatto in questi ambiti ha prodotto ottimi risultati, che quest’anno potranno essere messi ancora più a frutto, grazie alla ricostituzione del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale (Ctfvn), i cui pareri sui calendari venatori dovranno essere acquisiti dalle Regioni, affiancando quelli dell’Ispra. Un cambiamento che apre la strada a nuovi scenari, più equi e lungimiranti. L’avvocato Bruni nell’articolo ci spiega come il Ctfvn sia un organo di più ampia e variegata composizione che può tener conto, nel fornire il proprio parere, “anche di esigenze socio-politiche, pur nel rispetto dei limiti imposti dalla sostenibilità dell’attività venatoria”“È auspicabile – afferma Bruni – che il Comitato tecnico faunistico nazionale voglia porre rimedio alle manchevolezze dell’Ispra e, nel rendere il proprio parere sui calendari venatori, voglia tener conto delle indicazioni della Commissione Europea, come in effetti sembra emergere dai lavori preparatori. In pratica ci si auspica che il nuovo soggetto assuma le più recenti pubblicazioni scientifiche e i dati internazionali – e non solo nazionali come fa Ispra – di inanellamento, incrementati da quelli ottenuti con la telemetria satellitare e con la bioacustica (che Federcaccia incentiva e sovvenziona)”. Sui calendari venatori si è espresso recentemente anche il presidente Federcaccia Massimo Buconi, che ha proprio puntato l’accento sul Ctfvn: “C’è una novità quest’anno: oltre al parere dell’Ispra le Regioni debbono chiedere anche il parere al neo ricostituito Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale, che ovviamente non è un doppione di competenze dell’Ispra, ma si occupa di altri aspetti e valutazioni circa i calendari. Speriamo che possa contribuire a dare certezze maggiori. Abbiamo chiesto con forza, come Cabina di regia nazionale, al ministero dell’Agricoltura e al ministero dell’Ambiente di riaprire il confronto con l’Europa sui Key concept”. Buconi ha sottolineato come proprio la questione legata ai periodi di migrazione crei tanta incertezza “alle Regioni per i ricorsi continui nei Tar. Va riaperta questa partita, vanno allineate le date italiane a quelle dei Paesi europei. Come Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia sono anni che stiamo producendo lavori, ricerche, che dimostrano questo allineamento italiano di fatto della fauna migratrice con il resto d’Europa”. Ci auguriamo allora che anche grazie alla novità del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale l’apertura sia sempre più stagione della caccia e sempre meno stagione dei ricorsi..

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Sito

Puoi seguire la parte digitale di Caccia & Tiro su www.cacciaetiro.it