Tra le letture estive di questo numero doppio della rivista, un esaustivo “racconto” sul ritorno della starna italica. Scomparsa da quasi mezzo secolo dalla nostra penisola, questa specie, un tempo regina indiscussa della caccia con il cane da ferma, dal 2019 è oggetto di un piano di recupero genetico nella Valle del Mezzano, nel ferrarese. E a proposito di suggestioni venatorie… Una vacanza a caccia nell’Europa orientale ha ispirato una celebre canzone del duo Battisti – Mogol, vero e proprio capolavoro di quell’assoluto genio alchemico che intercorreva fra i due autori nel far danzare la poesia dell’uno attorno alla musica dell’altro. Una poesia, un’alchimia, in questo caso sportiva, che non vediamo l’ora di assaporare grazie alle ormai prossime Olimpiadi di Parigi. Nello speciale dedicato al sogno a cinque cerchi, all’evento degli eventi, ripercorriamo le gesta di coloro che hanno reso grande il tiro a volo azzurro, a partire dai Giochi di Melbourne del 1956. Accompagnate da alcune interviste per offrire uno spaccato tecnico ma anche emotivo del panorama olimpico degli ultimi sei decenni. A parlare sarà anche Luciano Rossi, massimo esponente del tiro a volo italiano e del tiro mondiale, con cui facciamo il punto sull’avvicinamento a Parigi 2024. Mentre a tenere banco nell’informazione sportiva Fidasc su questo numero è la cinofilia venatoria, con un’ampia carrellata di manifestazioni tricolori che hanno impresso un bel ritmo alla disciplina e alle sue “declinazioni”. Come il 24° Campionato italiano per razze da ferma su starne di Collacchioni o, ancora, l’assoluta première del Campionato italiano Open cani da girata. Infine, uno sguardo attento ai risultati del tiro di campagna grazie alla cronaca attenta del 10° Campionato italiano 50mt su sagoma mobile e del tiro a palla con la Champions Fidasc Italia 2024.
Il sommario di questo numero
Caccia
PRIMO PIANO; NEWS; RICERCHE, La starna è di nuovo italica; GESTIONE, Controllo dei predatori: cultura e giurisprudenza; CULTURA, Battisti – Mogol e “La luce dell’Est”.
Inserto FITAV
LINEA DI TIRO; SPECIALE OLIMPIADI. La sfida di Châteauroux; SPECIALE OLIMPIADI, Una strada azzurra a cinque cerchi; SPECIALE OLIMPIADI, Parlano le stelle; SPECIALE OLIMPIADI, La preparazione olimpica: road to Paris 2024; DISCIPLINE NON OLIMPICHE, Il forte spirito di squadra dell’universale; DISCIPLINE NON OLIMPICHE, Compak e sporting: Europeo e 5° Gp; DISCIPLINE OLIMPICHE; I primi grandi appuntamenti; CLASSICHE FOSSA UNIVERSALE, Storia del Grand Prix d’Italie, Trofeo avv. Guido Polsinelli; DALLE REGIONI, Il 2° Gp degli emiliano-romagnoli.
Inserto FIDASC
A CACCIA DI SPORT; CINOFILIA VENATORIA, A Collacchioni in gara le razze da ferma su starne; CINOFILIA VENATORIA, 24° Campionato italiano seguita su cinghiale mute cat. A; CINOFILIA VENATORIA, 1° Campionato italiano Open cani da girata; CINOFILIA VENATORIA, 11° Tricolore seguita su cinghiale in singolo cat. A; TIRO DI CAMPAGNA, 10° Campionato italiano 50mt su sagoma mobile; TIRO A PALLA, Champions Fidasc Italia e Poligono M.S., tandem di successo.
Tiro a Segno
MANIFESTAZIONI, Tsn Bondeno: buona la seconda per la Pardini Cup.
Editoriale
Inizia il “viaggio” della Legge sul Ripristino ambientale
La Nature Restoration Law è stata adottata. Gli stati membri sono ora chiamati a definire i Piani nazionali e i protagonisti di questo “viaggio” – politici, governi e tutte le categorie di cittadini coinvolte – dovranno operare in piena armonia, con lo scopo di perseguire un obiettivo tanto complesso quanto importante.
Lo scorso 17 giugno è stata adottata la Nature Restoration Law, che introduce in Ue le norme per ripristinare la natura dove è già degradata. La Legge stabilisce obiettivi e obblighi specifici, e giuridicamente vincolanti, per il ripristino della natura in determinati ecosistemi, dai terreni agricoli e forestali agli ambienti marini, d’acqua dolce e urbani. Il testo della Legge era stato concordato da Parlamento europeo e Consiglio durante i negoziati del trilogo nel novembre 2023 e si propone l’ambizioso obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell’Unione Europea entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050.
“Questa è una buona notizia per le popolazioni europee di piccola selvaggina. La politica europea sull’uso del territorio è stata uno dei principali motori della perdita di biodiversità. Per risolvere questo problema è necessaria una soluzione su scala europea”, ha affermato la Federazione europea per la caccia e la conservazione (Face), che rappresenta gli interessi di 7 milioni di cacciatori europei e che, si legge nel suo comunicato, “sostiene da tempo una maggiore priorità per il ripristino degli habitat: ora, questo è diventato una realtà. Il voto di oggi (17 giugno – Nda) significa che è possibile progettare interventi di ripristino su misura a livello nazionale, garantendo al tempo stesso finanziamenti e incentivi adeguati per gli agricoltori e i proprietari terrieri.
Guardando al futuro, il successo della Legge sul Ripristino della Natura dipende da un forte sostegno politico e dalla partecipazione attiva di tutti i soggetti rurali interessati. Questi includono agricoltori, gestori del territorio, silvicoltori, pescatori e cacciatori, i cui sforzi collettivi possono trasformare questa legge in iniziative tangibili sul campo. Sono essenziali stanziamenti in denaro significativi per garantire che attraverso i Piani nazionali di ripristino possano essere rese disponibili opzioni finanziariamente interessanti per gli stakeholders rurali”.
L’impegno dei cacciatori europei nei confronti della salvaguardia degli habitat e della biodiversità è testimoniato dalle centinaia di progetti di ripristino su piccola scala gestiti da cacciatori locali e dal Manifesto per la Biodiversità di Face, che nel suo comunicato sottolinea come sia “fondamentale riconoscere i progressi significativi già raggiunti grazie a questo lavoro dedicato dei cacciatori di tutta Europa. La Legge sul Ripristino della Natura rappresenta un’opportunità unica per amplificare queste azioni con una pianificazione a livello nazionale e risorse specifiche, ispirando una nuova ondata di sforzi per i ripristini degli habitat”.
Ed è proprio Face a sottolineare quanto sarà fondamentale, per garantire che le iniziative sul campo abbiano successo a lungo termine, che gli Stati membri progettino buoni Piani nazionali di ripristino, senza confondere le finalità della Nature Restoration Law con gli obiettivi Ue per le aree protette (obiettivi stabiliti invece nella Strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030) e tenendo presente che “le operazioni di ripristino non implicano l’interruzione delle attività negli ecosistemi ripristinati, compresa la caccia”. Per poter mettere in atto strategie vincenti sarà parimenti essenziale la capacità, da parte dei Governi, di coinvolgere in maniera proattiva tutti i portatori di interesse, come gli agricoltori o i cacciatori. A testimoniare quanto utile possa essere tale coinvolgimento ci sono i tanti progetti portati avanti con successo dal mondo venatorio, come raccontiamo anche in questo numero nell’articolo sul Progetto Life Perdix: relativo alla reintroduzione della starna italica nella Valle del Mezzano, scomparsa proprio per mancanza di un habitat adeguato, ha ricevuto l’indispensabile contributo di molti appassionati volontari.
Entrando nel dettaglio del Piano nazionale, il nostro ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sta già partecipando alle riunioni con la Commissione europea e con gli altri Stati membri per definirne il format e dovrà predisporre il Piano entro i prossimi due anni. Già dalle prime dichiarazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin si evince l’attenzione alla sostenibilità delle azioni previste dal Piano, che, ha affermato, “dovranno conciliare la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli interventi, e la definizione di appositi finanziamenti, anche di carattere europeo, sarà fondamentale per evitare l’accrescimento degli oneri per i vari settori coinvolti”. Per il titolare dell’Ambiente, inoltre, fondamentale è “la definizione partecipata delle azioni del Piano nazionale con tutti i soggetti e le categorie interessate, per tarare al meglio le modalità di raggiungimento dei target”. Il ministro ha anche affermato che lo schema del Piano “dovrà essere sottoposto a valutazione ambientale strategica, dove sarà prevista una fase di consultazione e partecipazione pubblica che garantirà il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”. Le misure di ripristino, inoltre, verranno individuate con un approccio multidisciplinare, tenendo in considerazione “le iniziative che sono già in atto a livello regionale nell’ambito della rete Natura 2000”.
Il “viaggio” nel mondo reale della Nature Restoration Law inizia ora, si potranno vedere solo strada facendo i punti di forza e di debolezza di questo Regolamento, che rappresenta un punto di svolta nella storia dell’ambientalismo contemporaneo. Di certo i protagonisti di questo “viaggio” – politici, governi e tutte le categorie di cittadini coinvolte – dovranno operare in piena armonia, con lo scopo di perseguire un obiettivo tanto difficile quanto importante.
Acquista
Per abbonamento o copia singola a Caccia & Tiro (cartacea o digitale) potete visitare la pagina dello Greentime Shop o scrivere a ordini@greentime.it o telefonare allo 051/9982755.
Sito
Puoi seguire la parte digitale di Caccia & Tiro su www.cacciaetiro.it