CACCIA & TIRO n. 08/2024

Anche se nell’attesa non sembra, il tempo vola: sembra ieri che si è pulito e oliato il fucile ed ecco che è già l’alba di una nuova stagione. Si rinnovano i rituali, le uscite in sopralluogo, l’addestramento dei propri ausiliari… In una parola, ci si prepara “all’Apertura”. Dando un’occhiata nel frattempo al mercato specializzato, sempre all’avanguardia nel settore della ricerca e dello sviluppo, per offrire al cacciatore quel particolare in più che può fare la differenza. Uno “sguardo mirato” da gettare anche al fattore “equilibrio naturale” tra prede e predatori: la loro gestione infatti deve basarsi su presupposti tecnici, che tengano in considerazione abitudini e periodi riproduttivi. Abitudini e periodi: un’accoppiata vincente che, rapportata alle pedane del tiro a volo, nel periodo estivo ripropone, con esiti sempre diversi ma divertimento immutato, alcune classiche irrinunciabili: il Friuli Day, la Coppa Sardegna e la Coppa Sicilia. Appuntamenti sportivi di grande appeal come pure il Campionato italiano di fossa universale e i Gran Premi. Per non parlare del richiamo alle belle sfide sportive suscitato dalle discipline Fidasc del tiro a palla, tiro di campagna, english sporting e tiro con l’arco. E da quelle Uits tra le quali il target sprint.

Sommario

PRIMO PIANO – di Valeria Bellagamba

CACCIA

NEWS – a cura della redazione

SPECIALE APERTURA
Caccia ai prodotti per la nuova stagione – di Daniele Ubaldi

GESTIONE
Controllo della predazione: i presupposti tecnici – di Roberto Mazzoni Della Stella

ATTUALITÀ
La questione tortore, in Italia e in Europa – di C.R.

CULTURA
Le mirabolanti avventure di Tartarino di Tarascona – di Barbara Biggi e Carlo Romanelli

TIRO A VOLO

COACHING
L’equilibrio in pedana – di Giorgio Fabris

ATTREZZATURA
Confronto tra calci – di Riccardo Monzoni

INSERTO FITAV

LINEA DI TIRO – di Luciano Rossi

COMITATI REGIONALI
La parola alle Regioni: Michele Sollami – di Massimiliano Naldoni
La parola alle Regioni: Francesco Ciocca – di M.N.

CAMPIONATO ITALIANO FOSSA UNIVERSALE
176 sfidanti in gara a Umbriaverde – di Stefano Terrosi

CAMPIONATO ITALIANO TRAP UNO
Il trap uno ha fatto centro – di Gaspare Gaetano Guzzo

CLASSICHE
2ª Coppa Sicilia, passione isolana – di Francesca Domenichini
La Coppa Sardegna replica – di F.D.
Porpetto in festa con il Friuli Day – di Irene Petruzzelli

DALLE REGIONI
3° Gp Emilia-Romagna – di I.P.

STAGIONE AGONISTICA
Le ultime sfide dello skeet “da Gran Premio” – di I.P.

PREPARAZIONE FISICA
La preparazione fisica dagli anni 90 ad oggi – di Fabio Partigiani

INSERTO FIDASC – a cura dell’Ufficio Stampa Fidasc

A CACCIA DI SPORT – di Felice Buglione

ENGLISH SPORTING
Il Mondiale di Pennsville e tutte le medaglie azzurre

TIRO DI CAMPAGNA
20° Campionato italiano 100mt 4 posizioni
10° Campionato Italiano Completo Assoluto Open

TIRO A PALLA
22° Tricolore bersaglio fisso e mobile

CINOFILIA VENATORIA, 9 edizioni “da Premium”

TIRO CON L’ARCO, Finale Coppa Italia e selezione nazionale

TIRO A SEGNO

DISCIPLINE
Target sprint in “volata” a Hombrechtikon – Ufficio Stampa Uits

Editoriale

L’apertura, un momento particolare

In questo periodo i cacciatori iniziano a proiettarsi verso l’apertura della prossima stagione venatoria. Sono molti i temi che terranno banco in questa stagione, come la questione “tortora” o i danni da fauna.

Nel momento in cui scriviamo i cacciatori iniziano a proiettarsi verso l’apertura della prossima stagione venatoria. Il loro pensiero si proietta verso il ricordo delle memorabili giornate di caccia passate e verso l’attesa di quelle future, nelle quali potranno praticare la loro passione, immersi nei profumi e nei colori della natura, in compagnia del loro fidato ausiliare e degli amici. Ricordiamo infatti che l’attività venatoria porta con sé anche quei risvolti di convivialità e amicizia tipici della condivisione di una grande passione.

Il nostro contributo a questo importante momento lo trovate a pagina 10, nel consueto speciale che ogni anno proponiamo e nel quale presentiamo una selezione di prodotti e novità proposti dal mercato, dai fucili alle cartucce, passando per l’abbigliamento. Le aziende di prodotti rivolti ai cacciatori, dai fucili all’abbigliamento, da anni sono proiettate verso una continua ricerca tecnologica, per offrire soluzioni che possano incontrare sempre di più le esigenze del cacciatore, e nel settore il made in Italy ha un posto di rilievo, rappresentando un vero e proprio fiore all’occhiello per il nostro paese. E saranno molti anche i prodotti made in Italy che saliranno sulle pedane delle prossime Olimpiadi di Parigi, che, quando riceverete questo numero di “Caccia & Tiro”, saranno probabilmente in pieno svolgimento.

Un’altra questione, meno piacevole, che caratterizza il periodo e che caratterizzerà anche la prossima stagione venatoria, è quella legata ai calendari venatori e a tutte le vicissitudini legali-burocratiche ad essi connesse (ricorsi al Tar, polemiche animaliste ecc…). In questo caso l’augurio più grande che possiamo fare ai cacciatori è quello di vivere una stagione venatoria il più possibile serena, nella quale raccogliere i frutti del lavoro svolto sul territorio nell’arco dell’intero anno.

La questione tortora (di cui parliamo nell’articolo a pag. 22) è sicuramente un altro tema centrale, come anche il contrasto alla peste suina africana, nel quale il mondo venatorio, come sottolineato in più occasioni anche dalle istituzioni, rappresenta un fondamentale alleato, un alleato al quale anche il mondo agricolo chiede aiuto. Giugno e luglio sono stati infatti caratterizzati dalla forte protesta del mondo agricolo che in occasione di svariate manifestazioni (che hanno visto la partecipazione di migliaia di coltivatori e allevatori) ha espresso la sua preoccupazione per la presenza massiccia di cinghiali sul territorio nazionale e per la diffusione della peste suina africana, chiedendo che si mettano in campo soluzioni più efficaci per il contenimento del suide e per il contrasto alla malattia.

“Sono circa 2,3 milioni i cinghiali presenti oggi sul territorio nazionale che assediano ormai città e campagne”, scrive Coldiretti in un comunicato, stimando che i danni causati alle coltivazioni ammontano a 200 milioni di euro all’anno “ma al conto – sottolinea l’associazione – vanno aggiunti anche i 170 incidenti stradali con morti e feriti causati dagli animali selvatici, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente”. A questi danni non dobbiamo dimenticare che si aggiunge anche la perdita di diversità biologica, perché sappiamo quanto la presenza del cinghiale impatti sulla piccola fauna.

Ecco allora che si giunge sempre alla stessa, scontata ma necessaria, riflessione: la natura è meravigliosa, ma perché rimanga tale è indispensabile gestirla.

Valeria Bellagamba

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Sito

Puoi seguire la parte digitale di Caccia & Tiro su www.cacciaetiro.it