CACCIA & TIRO n. 10/2024

La tradizione dello speciale sui prodotti più innovativi e performanti – tra fucili, ottiche e munizioni – per la caccia al cinghiale torna puntuale ad occupare le nostre pagine. Al pari dell’appuntamento con la ricerca, che questa volta si focalizza sull’importanza della telemetria e dei radar, strumenti di cui il mondo venatorio si è da tempo dotato per rafforzare il proprio ruolo in un contesto di attività sostenibile e sempre più al servizio della scienza appunto. Così come rafforza sempre più il proprio ruolo nell’ambito sportivo il coaching, che tra le priorità dei percorsi offerti include “l’allenamento” di quella parte di virtù e potenzialità che alleggeriscono ogni risultato raggiunto da un tiratore, consentendogli di migliorare le sue prestazioni. È quel che significa entrare in pedana con il sorriso… Un sorriso, o meglio una vera e propria esplosione di gioia che ha accompagnato sul podio i protagonisti del Campionato italiano individuale di fossa olimpica, che ci hanno raccontato le emozioni provate e il cammino che li ha portati alla conquista dei rispettivi titoli di categoria e qualifica. Lo stesso ha fatto – raccontarci e raccontarsi – il terzetto che è salito sul podio Assoluto al Trofeo delle Regioni di elica. Titoli e podi che hanno scandito il ritmo del 5° Campionato del mondo e 4° Trofeo Bruno Modugno di tiro di campagna e tiro a palla svoltosi sui bei terreni di gara del Centro federale Fidasc Coni di Campagna, nel salernitano. Pioggia di medaglie “scesa” a caratterizzare anche l’andamento del Mondiale di tiro con l’arco in quel della cittadina austriaca di Moosburg.

Sommario

PRIMO PIANO – di Valeria Bellagamba

CACCIA

NEWS – a cura della Redazione

SPECIALE CINGHIALE
La caccia al “re” e ai suoi prodotti – di Daniele Ubaldi

GESTIONE
Ambiente agricolo e piccola selvaggina – di Roberto Mazzoni Della Stella

RICERCA
Telemetria e radar al servizio della ricerca – di C.R.

CULTURA
Gli amori e le cacce del re galantuomo – di Barbara Biggi e Carlo Romanelli

TIRO SPORTIVO

COACHING
In pedana con il sorriso – di Giorgio Fabris

DISCIPLINE
Le specialità olimpiche nel tiro a volo – di Riccardo Monzoni

INSERTO FITAV

LINEA DI TIRO – di Luciano Rossi

COMITATI REGIONALI
La parola alle regioni: Francesco Cembalo – di Massimiliano Naldoni

La parola alle regioni: Ermanno Cicioni – di M.N.

La parola alle regioni: Andrea Marussi – di M.N.

FOSSA OLIMPICA
L’emozione del Tricolore dalla voce dei protagonisti – di Carlofrancesco Manstretta

ELICA
Dal Trofeo delle Regioni Citracca, Benedetti e Barillà – di C.M.

ASSOCIAZIONI SPORTIVE
Uno sguardo alla realtà del Tav Ventimiglia – di Francesca Domenichini

PREPARAZIONE FISICA
Considerazioni post olimpiche – di Fabio Partigiani

INSERTO FIDASC – a cura dell’Ufficio Stampa Fidasc

A CACCIA DI SPORT – di Felice Buglione

TIRO DI CAMPAGNA E TIRO A PALLA
5° Campionato del mondo e 4° Trofeo Modugno

TIRO CON L’ARCO
Cala il sipario sul Mondiale Hdh-Iaa in Austria

PAINTBALL
La trasferta mondiale di Dreux

TIRO DI CAMPAGNA
12° Tricolore a 200mt su sagoma di camoscio

HUNTER FIELD TARGET
L’Ehftc 2024 ungherese

CINOFILIA VENATORIA
25° Campionato italiano Assoluti

TIRO A SEGNO

SEZIONI
Poligono di Rho, 140 anni ben portati – a cura dell’Ufficio Stampa Uits

Editoriale

Scienza, gestione e ricerca protagoniste

Sono temi sempre al centro degli argomenti da noi trattati, perché essenziali in questa fase storica della caccia, in cui la conoscenza scientifica è indispensabile per una gestione efficace ed eco-compatibile, in cui studi e raccolta dei dati sono un potente antidoto” contro lideologia anticaccia.

In questo numero di “Caccia & Tiro” affrontiamo vari temi e, come sempre, quelli relativi al mondo venatorio sono soprattutto contraddistinti da attenzione a ricerca, scienza e gestione.

“Ricerca” e “scienza”, queste due parole ad un orecchio distratto potrebbero sembrare lontane dalla cultura rurale in cui si innesta l’attività venatoria, invece mai sono state così vicine al mondo della caccia come in questi anni. La conoscenza scientifica dei delicati equilibri di fauna e territorio rappresenta l’humus sul quale far prosperare una gestione efficace ed eco-compatibile. Gli studi e la raccolta dei dati sono invece un potente “antidoto” contro l’ideologia anticaccia.

Lo testimonia l’andamento dei ricorsi al Tar da parte di alcune associazioni ambientaliste e animaliste avverso i calendari venatori, ricorsi che anche quest’anno non si sono fatti attendere. Nel momento in cui scriviamo in varie regioni i cacciatori sono ancora in attesa dei pronunciamenti da parte dei Tribunali competenti, ma se ogni anno molti di questi ricorsi vengono respinti è anche grazie al supporto che il mondo venatorio offre alle Istituzioni chiamate a stilare e approvare i calendari, per far sì che essi poggino su solide basi, giuridiche e scientifiche, che possano sostenerli proprio nel caso di un eventuale ricorso. I cacciatori ormai da tempo collaborano con Regioni e Province proprio per fornire dati e supporto scientifico; lo fanno con grande dedizione, promuovendo progetti e ricerche che possano consentire la raccolta di dati capillari e sempre più specifici. È in quest’ottica che si inquadrano il lavoro di tanti tecnici di Associazioni venatorie (in primis di Federcaccia) e la collaborazione di migliaia di cacciatori. Un grande aiuto, in questo ambito, lo ha fornito, e lo fornirà ancor più in futuro, la tecnologia, che offre un insostituibile sostegno nel monitoraggio della fauna. Ne parliamo a pagina 20, in un articolo a firma di Carlo Romanelli nel quale ricordiamo ricerche e risultati relativi a studi condotti tramite la telemetria satellitare per stabilire i periodi di migrazione prenuziale di alcune specie, ma raccontiamo anche di una nuova frontiera della ricerca, quella dell’utilizzo dei radar usati per monitorare la migrazione.

L’altro fondamentale tema della caccia contemporanea, come dicevamo all’inizio, è la gestione su basi scientifiche di fauna e territorio, che ha il principale scopo di salvaguardare gli habitat e garantire la consistenza delle specie cacciabili, con felici ricadute sulla biodiversità in generale. A pagina 16, nell’articolo a firma di Roberto Mazzoni Della Stella, affrontiamo in particolare l’importante tema del rapporto tra ambiente agricolo e piccola selvaggina, analizzando le buone pratiche per un’agricoltura davvero sostenibile, che preservi o ripristini buoni livelli di biodiversità. Lo facciamo sfatando alcuni miti e analizzando le possibilità oggi offerte dalla Politica agricola comunitaria. La cattiva notizia, ma non nuova, è che negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un calo delle popolazioni di piccola selvaggina nei terreni agricoli, dovuto alla perdita di habitat e insetti, la buona notizia è che attraverso alcune buone pratiche per la salvaguardia della biodiversità è possibile invertire questa tendenza.

Come spesso vediamo, nell’evolversi in positivo di una vicenda a fare la differenza è la capacità dei protagonisti – in questo caso agricoltori, cacciatori, ambientalisti e istituzioni – di saper fare squadra, gestendo al meglio risorse e possibilità. L’importante, come in alcune storie che narrano di avventure, è che nessuno venga lasciato da solo o che nessuno “vada fuori sentiero”.

Valeria Bellagamba

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Sito

Puoi seguire la parte digitale di Caccia & Tiro su www.cacciaetiro.it