CACCIA & TIRO n. 2/2025

Il numero di febbraio si apre con un’interessante analisi dello stato di salute del comparto made in Italy di armi e munizioni e del relativo indotto, con esportazioni che sfiorano il 90% e una ricaduta sull’occupazione molto positiva. Grandi soddisfazioni lo scorso anno sono arrivate anche dalle discipline del tiro alle Olimpiadi parigine, dove gli atleti che hanno utilizzato prodotti italiani hanno conquistato ben 18 medaglie sulle 18 disponibili: un vero e proprio record! Ma di ottimi risultati parliamo pure in un ambito come quello gestionale legato alla lepre: il contrasto al generale declino in tutta Europa delle popolazioni di questo lagomorfo parte dal ricorso ad alcune tecniche specifiche basate su un’alimentazione ricca di grassi e proteine durante la stagione riproduttiva. Sul piano invece più di “nota di colore culturale”, apriamo una bella pagina dedicata a Fabrizio De André e al suo avvicinamento in Sardegna a contadini e cacciatori: aveva osservato e capito come la caccia per i sardi fungesse da collante sociale trovandovi una profonda assonanza con gli indiani d’America, tanto che ne scaturì un album. E a proposito di cultura… un libro pubblicato di recente ci racconta la vita e le gesta di un grande campione di tiro a volo del passato, Angelo Scalzone, utilizzando come strumento descrittivo l’autobiografia romanzata. Tiro a volo che sul finire dello scorso anno ha assistito al rinnovo del Collegio dirigenziale Fitav per il quadriennio 2025-2028 e che ha portato alla rielezione del presidente Luciano Rossi. D’obbligo pertanto un “giro di interviste” ai vari componenti del Consiglio federale, così come, dal momento che la stagione agonistica è cominciata, offrire ai nostri lettori una panoramica di tutti gli appuntamenti internazionali delle discipline olimpiche e non olimpiche del 2025. Mentre per quanto riguarda le specialità Fidasc, il “come è andato” il Campionato italiano dryland e il Galà dei campioni Fidasc Campania.

Sommario

PRIMO PIANO – di Valeria Bellagamba

CACCIA

NEWS – a cura della Redazione

ATTUALITÀ
Made in Italy, le esportazioni sfiorano il 90% – di Jacopo Foti

GESTIONE
Come gestire la lepre in maniera efficace – di Roberto Mazzoni Della Stella

GESTIONE
Andamento del capriolo in Italia – di Umberto Zamboni

CULTURA
Fra bisonti e cinghiali con Fabrizio De André – di Barbara Biggi e Carlo Romanelli

TIRO SPORTIVO

COACHING
Uno, due, tre and go! – di Giorgio Fabris

PREPARAZIONE
L’allenamento propriocettivo Svta – di Riccardo Monzoni

LETTURE
“199 il genio del tiro” – di J.F.

INSERTO FITAV

LINEA DI TIRO – di Luciano Rossi

ASSEMBLEA ELETTIVA
Assemblea elettiva 2024, la parola ai protagonisti – di Michelangelo Lombardi

STAGIONE INTERNAZIONALE
Da Nord a Sud, da Est a Ovest – di Massimiliano Naldoni

L’INTERVISTA
Veniero Spada: “Vedo un futuro azzurro” – di M.N.
Rodenghi: grandi novità per l’elica nel 2025 – di M.N.
L’universale ai microfoni – di Stefano Terrosi

PREPARAZIONE FISICA
Quando i giorni di gara sono 5 – di Fabio Partigiani

DALLE REGIONI
Il ritmo incalzante dei circuiti invernali – a cura della Redazione

INSERTO FIDASC – a cura dell’Ufficio Stampa Fidasc

A CACCIA DI SPORT – di Felice Buglione

CINOFILIA SPORTIVA
Campionato italiano dryland

AGONISMO
Galà dei Campioni Fidasc Campania 2024

TIRO A SEGNO

ATTIVITÀ FEDERALE
Al Tsn di Savona l’onorificenza al merito sportivo – a cura dell’Ufficio Stampa Uits

Editoriale

Unautentica storia di eccellenza italiana

È quella delle aziende del comparto delle armi e munizioni civili. Fiore allocchiello del made in Italy, sono caratterizzate da una lunga storia ma proiettate verso linnovazione, con risultati economici incoraggianti, come dimostrano i dati diffusi da Anpam.

Sul nostro periodico cerchiamo da sempre di fornire un’informazione molto selezionata, focalizzata sulla tecnica, sulla conoscenza scientifica, sul racconto dei protagonisti del mondo sportivo e venatorio. Nel fare questo ci piace mettere in rilievo anche le molte eccellenze che caratterizzano questi mondi. Parliamo degli ottimi risultati nell’ambito della gestione e nella conduzione di progetti di ricerca e ripristino ambientale, come delle tante iniziative che i cacciatori portano avanti a favore della collettività. Poi c’è la meravigliosa complessità del mondo sportivo e nell’ambito del tiro le eccellenze non mancano, dall’importante lavoro che le società fanno sul territorio per promuovere le discipline ai grandi successi sportivi dei nostri atleti, in ambito nazionale ed internazionale.

C’è poi un settore che attraversa e nel contempo abbraccia entrambe queste realtà: il settore delle armi e delle munizioni per uso civile, venatorio e sportivo, biglietto da visita dell’eccellenza italiana nel mondo. In questo ambito il nome delle aziende italiane è garanzia di qualità, innovazione ed affidabilità, come testimonia l’apprezzamento mostrato ai prodotti made in Italy dagli appassionati, che siano cacciatori o tiratori, italiani o stranieri. A raccontare di questo grande successo ci sono anche i dati 2023, recentemente pubblicati da Anpam, sull’industria armiera per uso civile, sportivo e venatorio. In essi viene delineato un settore in crescita del 59,9% rispetto al 2019, con l’87% del valore industriale della produzione destinato ai mercati esteri. Lo Studio, commissionato dall’Associazione all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, non si è limitato, però, a rilevare solo i dati sul comparto di armi e munizioni, ma ha stimato il valore dell’intero indotto legato al mondo della caccia e del tiro, prendendo in considerazione anche le altre aziende e realtà che realizzano prodotti o mettono a disposizione servizi per gli appassionati. Per i dettagli vi invitiamo a leggere l’articolo (a pag. 12), qui ci limitiamo ad evidenziare che il valore diretto e indiretto del settore raggiunge gli 8 miliardi di euro, contribuendo al Pil nazionale per lo 0,38% e occupando 88mila persone.

Tutto questo testimonia come i mondi del tiro e della caccia rappresentino anche un importante volano per l’economia nazionale e delle solide realtà attorno alle quali ruota la vita lavorativa di decine di migliaia di persone. Le aziende sono fatte anche di questo, di persone, poi sono fatte di storia, una storia che nel caso dei produttori di armi e munizioni può superare il secolo o più (la Beretta fu fondata nel 1526), in un mondo, quello di oggi, dove le realtà economiche compaiono e velocissime scompaiono come meteore. In queste aziende c’è quindi l’esperienza, c’è il know how, c’è una storicità che però non ha impedito di guardare al futuro, all’innovazione, alla ricerca di soluzioni sempre migliori per i cacciatori e i tiratori.

Una grande tradizione, basi solide, il saper fare, il saper guardare al cambiamento e al futuro con fiducia, la grande passione per la ricerca e per la bellezza, sono questi gli ingredienti di un’autentica storia di eccellenza italiana.

Valeria Bellagamba

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Sito

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